Segnaliamo ai lettori l’entrata in vigore – a far data dal 30 luglio 2020 – del D.lgs. n. 75/2020 (pubblicato sulla GU Serie Generale n. 177 del 15-07-2020) che contiene interviene con importanti modifiche che incidono sul codice penale, sul d.lgs. 74/2000 e sulla responsabilità penale degli Enti.
Approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede in esame definitivo, il Decreto Legislativo si propone di dare attuazione alla direttiva UE 2017/1371 relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale.
La direttiva sostituisce precedenti convenzioni di disciplina della materia e prosegue sulla scia di altri interventi di armonizzazione del diritto penale degli Stati membri completando, per i tipi di condotte fraudolente più gravi nel settore finanziario, la tutela degli interessi finanziari dell’Unione.
Il decreto modifica inoltre la disciplina dei reati tributari ampliando altresì il catalogo dei reati previsti dal d.lgs. 231/2000.
Le novità introdotte del Decreto Legislativo 14 luglio 2020 in attuazione della cd. direttiva PIF (direttiva UE 2017/1371) relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale.
Segnaliamo ai lettori l’entrata in vigore – a far data dal 30 luglio 2020 – del D.lgs. n. 75/2020 (pubblicato sulla GU Serie Generale n. 177 del 15-07-2020) che contiene interviene con importanti modifiche che incidono sul codice penale, sul d.lgs. 74/2000 e sulla responsabilità penale degli Enti.
Approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede in esame definitivo, il Decreto Legislativo si propone di dare attuazione alla direttiva UE 2017/1371 relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale.
La direttiva sostituisce precedenti convenzioni di disciplina della materia e prosegue sulla scia di altri interventi di armonizzazione del diritto penale degli Stati membri completando, per i tipi di condotte fraudolente più gravi nel settore finanziario, la tutela degli interessi finanziari dell’Unione.
Il decreto modifica inoltre la disciplina dei reati tributari ampliando altresì il catalogo dei reati previsti dal d.lgs. 231/2000.