SECONDO NUMERO DELLA RACCOLTA DI SENTENZE EMESSE DALLA CASSAZIONE NEL SECONDO SEMESTRE 2020

SECONDO NUMERO DELLA RACCOLTA DI SENTENZE EMESSE DALLA CASSAZIONE NEL SECONDO SEMESTRE 2020

Pubblichiamo il secondo numero della seconda raccolta delle più interessanti decisioni in materia di reati tributari depositate dalla Corte di Cassazione nel secondo semestre 2020 In questo secondo numero sono state collazionate le decisioni relative ai reati di “Dichiarazione infedele“,  “Omessa dichiarazione” e “Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” (artt. 4, 5,

DICHIARAZIONE INFEDELE: LA MANCATA INDICAZIONE NEL QUADRO RW DI SOMME DETENUTE ALL’ESTERO NON RILEVA AI FINI DELLA CONSUMAZIONE DEL REATO

Pubblichiamo l’interessante sentenza n. 19849 del 19 maggio 2021, con la quale la sesta sezione della Corte di Cassazione ha chiarito che, in sede di dichiarazione dei redditi, l’omessa compilazione da parte del contribuente del noto quadro “RW” non rileva ai fini della consumazione del reato di dichiarazione infedele. Nel caso giudicato dalla Corte, l’imputato

Circolare AdE n. 4/E del 7 maggio 2021

Circolare AdE n. 4/E del 7 maggio 2021

Pubblichiamo la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 4/E del 7 maggio 2021, avente ad oggetto: “Indirizzi operativi e linee guida sulla prevenzione e il contrasto all’evasione fiscale, nonchè sulle attività relative al contenzioso tributario, alla consulenza e ai servizi ai contribuenti“. Il tema del contrasto alle condotte illecite è trattato al punto 1.4, rubricato “Contrasto

SOTTRAZIONE FRAUDOLENTA AL PAGAMENTO DI IMPOSTE: ANCHE LE OPERAZIONI BANCARIE TRACCIABILI SONO IDONEE AD INTEGRARE IL REATO

Con la sentenza n. 16686 del 16 aprile 2021, depositata il 3 maggio 2021, la terza sezione penale della Corte di Cassazione, ha annullato la decisione con cui il Tribunale di Venezia aveva invalidato la misura cautelare degli arresti domiciliari disposta nei confronti di un’imprenditrice occulta, indagata per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento

Omessa dichiarazione: il domicilio fiscale va individuato dando prevalenza al luogo in cui il contribuente cura i suoi interessi economici

Con la sentenza n. 15314 del 23 aprile 2021, la Suprema Corte di Cassazione ha precisato i seguenti principi con riferimento al reato di all’art. 5 d.lgs. n. 74 del 2000: il domicilio fiscale rilevante quale presupposto del reato dichiarativo si identica nel luogo dove il soggetto ha più stretto collegamento sotto il profilo degli