
Il profilo finanziario delle imprese infiltrate dalla criminalità organizzata in Italia
Alleghiamo il numero di marzo 2022 della rivista “Quaderni dell’antiriciclaggio” pubblicato dall’Ufficio di informazione finanziaria per l’Italia ed a cura del dott. Marco De Simoni. La pubblicazione è dedicata al “Profilo finanziario delle imprese infiltrate dalla criminalità organizzata in Italia“. Lo studio è stato pubblicato in lingua inglese ma all’url https://uif.bancaditalia.it/pubblicazioni/quaderni/2022/quaderno-17 2022/QAR_17_marzo_2022.pdf è possibile leggere un estratto non tecnico dello studio a cura del dott. Marco De Simoni, utilizzato anche per la sintesi che segue.
L’interessantissimo studio dell’UIF si fonda sull’analisi di un campione di imprese riferibili alla criminalità organizzata e destinatarie di provvedimenti di sequestro e/o confisca emessi dall’Autorità Giudiziaria tra il 2007 ed il 2017 . Secondo gli approfondimenti del reparto specializzato dei ROS dell’Arma dei Carabinieri, tali imprese sono state suddivise in 4 categorie in relazione allo scopo ed alle modalità dell’infiltrazione criminale:
- Investimento: l’impresa viene utilizzata per investire proventi illeciti in attività legali. Successivamente l’impresa opera legalmente nel mercato di riferimento;
- Competizione: l’impresa viene utilizzata per ottenere il controllo del mercato di riferimento, ricorrendo a metodi criminali per imporre i propri prodotti ai clienti;
- Cartiera: l’impresa non svolge alcuna reale attività e viene utilizzata esclusivamente per riciclare proventi illeciti attraverso il meccanismo delle false fatturazioni;
- Catturata: l’impresa nasce sana per poi essere progressivamente infiltrata dall’associazione criminale.
L’analisi ha ad oggetto imprese operanti soprattutto nel centro sud, rispetto alle quali è di gran lunga prevalente l’infiltrazione di origine ‘Ndranghetista.
Tra i settori di attività nei quali è più diffusa l’attività di infiltrazione criminale spiccano in particolare: costruzioni, commercio all’ingrosso e al dettaglio, alloggi e ristorazione, intrattenimento.
I bilanci di tali imprese, in particolare di quelle delle prime due categorie (“Investimento” e “Competizione”), sono stati confrontati con i bilanci di imprese definite “sane” operanti nel medesimo settore ed area territoriale, e consente di individuare alcune caratteristiche tipiche dei bilanci delle società soggette ad infiltrazioni criminale.
In particolare, le imprese infiltrate conseguono ricavi maggiori delle imprese sane, ma producono utili inferiori a causa di costi più elevati, riferibili soprattutto alle spese per il personale ed alle forniture (pagate a prezzi più elevati per finalità di riciclaggio). Il valore delle rimanenze è invece tendenzialmente modesto.
Nelle imprese “Competizione” risultano inferiori anche gli oneri finanziari ed il valore delle immobilizzazioni materiali, che risultano viceversa più elevati nelle imprese nelle imprese “Investimento“.